Mondo BoBo presentano il primo video tratto dal nuovo album “L’elefante nella stanza
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https://youtu.be/U7Fz1z9oiEc?si=z6GJT9J3NXqQMBVt
Inquiete
Dal pensiero del Galileo di B. Brecht, il rapporto tra la ricerca scientifica e il potere, e, ampliando gli orizzonti, il rapporto lacerante e tutt’oggi lacerato che si interpone fra la cultura nascente e la cultura dominante.
IL DISCO
“L’elefante nella stanza (Orangle)
Elefante nella stanza è un’espressione tipica per indicare una verità che, per quanto ovvia e appariscente, viene ignorata o minimizzata. L’espressione si riferisce ad un problema molto noto ma di cui nessuno vuole discutere. L’idea di base è che, se le persone all’interno della stanza fanno finta che questo non sia presente, la ragione è che così facendo sperano di evitare un problema più che palese. Questo atteggiamento è tipicamente adottato in presenza di tabù sociali o di situazioni imbarazzanti.
Nel tempo l’espressione ha iniziato ad essere riferita anche a tutte le problematiche di natura mentale/psicologica.
IN QUIETE
(Paolo Benedetti, Bertold Brecht “Galileo”)
Mi lascerei rinchiudere in una prigione sottoterra
dove non filtra la luce,
purché in cambio io potessi scoprire di che cosa
la luce stessa è fatta
E il peggio è che tutto quello che scoprirei
dovrei urlarlo intorno
come un amante, come un ubriaco, un traditore.
Di solito ti senti importante a vent’anni,
ma la realtà è che si diventa utili
solo quando ci rendiamo conto di quanto sia insignificante
l’individuo nello schema generale delle cose
nell’universo
È un vizio maledetto, mi trascinerà alla rovina.
Quanto si può resistere a parlare da solo coi muri?
Di solito ti senti importante a vent’anni,
ma la realtà è che si diventa utili
solo quando ci rendiamo conto di quanto sia insignificante
l’individuo nello schema generale delle cose
nell’universo
BIOGRAFIA
Mondo BoBo, un termine che rappresenta la non negazione delle emozioni, qualunque siano quelle che proviamo, ma la consapevolezza di esse e l’imparare a controllarle ed usarle. Il non cedere alle pulsioni che minano il tessuto che definisce chi siamo.
Nome sotto al quale Paolo Benedetti (chitarra, voce) racchiude tutte le proprie attività, dalla musica, primaria passione, alla fotografia e computer grafica…
Musicalmente Mondo BoBo è un percorso che inizia nei primi anni 2000, quando Paolo, terminate le esperienze musicali in gruppi Livornesi, prova a dare il via a un progetto più personale, cercando di fare cose seguendo solo la voglia e il sentimento, senza seguire un genere o uno schema prefissato.
Forse il momento, forse la mancanza di consapevolezza, sicuramente la vita, portano ad appendere la chitarra al muro, e dunque il lavoro, il matrimonio, il mutuo, e finalmente un figlio.
Gli anni passano, e l’angoscia più grande diventa il non riuscire ad essere mai veramente felice, il non sapere/potere goder appieno delle fortune che la vita ha dato…angosce che inesorabilmente toccano il loro punto più buio: è il 2020, il mondo si ferma. Silenzio fuori, frastuono dentro. Il senso di colpa di pensare all’atto più brutto, la forza e la presenza di una compagna meravigliosa, si riprende la chitarra, e tutto il turbinio di emozioni, catartico e terapeutico, finisce in corde, parole e suoni. Canzoni che vengono registrate con l’aiuto di Fabio Fantozzi (basso) e Dario Gentili (batteria), per l’album di esordio “Con gentilezza” (fuori per Resisto distribuzione, marzo 2023 ).
Visto l’ottima risposta da parte della critica, Paolo decide di non fermarsi, e decide di trovare persone per formare un progetto duraturo nel tempo. Ecco l’incontro con Federico Dalli (batteria) e Eliano Brilli (basso) i pezzi vengono riarrangiati ottenendo una nuova dimensione ed energia, dei quali il trio ne registra in presa diretta un estratto di 6 brani.
I tre possono essere visti sia musicalmente che personalmente come un nodo borromeo, dove tre anelli restano perfettamente intrecciati ed uniti tra di loro in perfetto equilibrio, a condizione che nessuno dei tre si allontani, che causerebbe il collasso dell’intera figura.
Da questa unione d’intenti, in modo naturale nascono i pezzi che prendono forma andando a formare la traccia di un viaggio condiviso, dieci brani per l’album “L’elefante nella stanza”